Mi
chiedo spesso se sia una caratteristica peculiare della specie umana il guardare
dall’alto in basso tutta la varietà dell’esistente, compreso il suo simile, con
fare di supremo “gestore” di ciò che passa sotto il suo sguardo; e a farne le
spese sono, il più delle volte, i rappresentanti del genere animale, senza
nessun esplicito riferimento anche all’essere umano che pur ne fa parte e che
sembrerebbe possedere un granello di intelligenza in più rispetto a maiali,
vermi, vipere, ecc..
Questa
intelligenza “in più”, però, sembrerebbe proprio mal gestita, come dicevamo,
dovendo assistere a spettacoli di inaudita crudeltà su una grande varietà di
animali, ferocia alla quale non facciamo caso nemmeno più: tanto ci appaiono “naturali”
certi gesti di “massacro” animale offerti sui vassoi dei costumi della società
del benessere che anche se, ultimamente, fa un po’ acqua da tutte le parti,
continua a propinarci lo squallido spettacolo dello sfruttamento fino all’inverosimile
di ogni essere che striscia sulla terra in vista di un cospicuo riempimento del
proprio portafogli.
E
allora un volumetto come quello che la GRAPHE.IT ci propone non solo va letto,
ma va assaporato, masticato e digerito fino in fondo attraverso le “succulenti”
meditazioni di Adriana Zarri!
Poiché
la maggior parte di noi fa delle bestie da allevamento il pranzetto prelibato
intorno al quale riunirsi in allegra compagnia per una serata di spensierata
rilassatezza; A. Zarri sembra invitarci a gustare, di tanto in tanto, qualche
sua meditazione che abbia come soggetto la realtà animale e riflettere una
buona volta sull’identità, il ruolo nonché il destino dei nostri piccoli compagni
di vita.
“Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: ‘Quanto
a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti
dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali
selvatici, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con
voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né diluvio
devasterà più la terra” (Gen 9, 8-11).
La
nostra autrice ci getta in faccia questo passo e poi, proprio a noi cristiani
che ci riempiamo la bocca di citazioni bibliche, ci fa notare la realtà di un
Dio che stabilisce un patto con l’intero creato! Come a dire: “tu uomo, non
sentirti il re padrone dell’universo, poiché condividi la stessa sorte di tutte
le altre creature della terra”.
E
continuando con le citazioni c’è poi Adamo che, guarda caso, è plasmato con
polvere del suolo: “l’uomo e il suo mondo
son della stessa pasta. Perciò un’offesa arrecata alla natura raggiunge l’uomo
che ne è impastato”.
E’
un invito a cogliere la parentela di ogni essere umano con il suo contesto
ambientale, le sue radici cosmiche, e a smantellare le ragioni di un insensato
antropocentrismo che pone l’essere umano centralmente “sopra” come dominatore
incontrastato di ogni essere vivente indebitamente collocato “sotto”,
Ma
poi non possiamo meravigliarci del museo degli orrori che ne deriva:
allevamenti intensivi di polli ammucchiati con crudeltà inaudita; l’accapponamento
dei galli; la castrazione dei maiali (pratiche effettuate per giunta senza una
adeguata anestesia!); e ancora la vivisezione su animali ignari di essere le
cavie per la nostra futura bellezza; gli scandalosi spettacoli della corrida,
ma anche lo sfruttamento degli animali nel circo: “Non è questo un peccato? Eppure i moralisti non ci insegnano ad
acquistare solo prodotti non testati. Ce lo insegna la protezione degli animali
che è un organismo laico. Così si dovrebbe vietare l’uccisione degli animali al
solo scopo di conciare pellicce, quando esistono pellicce sintetiche
altrettanto belle…La legislazione europea ha vietato moltissime di queste
pratiche crudeli: animali, creati liberi, chiusi in gabbie strettissime dove a
stento si muovono; orsi distesi a terra con un catetere che pompa bile; cavalli
condotti al macello su carri bestiame sovraffollati, senza cibo e senz’acqua
che giungono sovente morti…e l’elenco potrebbe continuare. Non sono questi
forse peccati? Eppure li ha proibiti la Comunità Europea, non la Chiesa. La
Chiesa tace, si direbbe astratta.
Uno dei tanti casi in
cui la legislazione civile laica precorre la sensibilità e la legislazione
eccleiale”.
Che
dire?
M. CONCETTA BOMBA
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