“Nel tormento dell’inadeguatezza di tutto ciò che si può ottenere giungiamo a renderci conto che in questa vita tutte le sinfonie rimarranno incompiute” (Karl Rahner)
"Amare e morire derivano dallo stesso sapere, vanno di pari passo. Si tratta di due bagliori che formano un unico fuoco, ed è probabilmente per questo che amiamo così poco, così male: bisognerebbe che acconsentissimo alla nostra disfatta. Occorrerebbe perdere e rinunciare a tutto, anche ai guadagni di tale perdita. Soltanto con l’amore - la delicatezza d’una mano, la lentezza di una voce o il tormento d’uno sguardo - ogni cosa, tutto, ritrova il suo posto nel centro deperibile di se stessa: l’eternità è la parte più friabile del corpo.[...] È nell’abbandono che diventiamo principi, e nel fulgore di morire che scopriamo il più nobile fulgore dell’amore." (Ch. Bobin)
"Amare e morire derivano dallo stesso sapere, vanno di pari passo. Si tratta di due bagliori che formano un unico fuoco, ed è probabilmente per questo che amiamo così poco, così male: bisognerebbe che acconsentissimo alla nostra disfatta. Occorrerebbe perdere e rinunciare a tutto, anche ai guadagni di tale perdita. Soltanto con l’amore - la delicatezza d’una mano, la lentezza di una voce o il tormento d’uno sguardo - ogni cosa, tutto, ritrova il suo posto nel centro deperibile di se stessa: l’eternità è la parte più friabile del corpo.[...] È nell’abbandono che diventiamo principi, e nel fulgore di morire che scopriamo il più nobile fulgore dell’amore."
RispondiElimina(Ch. Bobin)
"Noi stessi siamo l'infinitamente piccolo
RispondiEliminae l'infinitamemte grande
e la vita che li unisce.
Kahlil Gibran