“Pietro, non lasciarmi,
non avrei mai pensato
che un giorno ti avrei teso le mani
come un bambino.
Ho bisogno del tuo potere di uomo,
ho bisogno che tu mi abbracci.
Io, il tuo maestro,
ho bisogno del mio discepolo,
perché tu hai creduto.
Io che sono il tuo Creatore
sono un’anima ferita,
sono l’uomo dell’ulivo della pace,
sono l’uomo dell’osanna e della disperazione.
Pietro,
prendi il tuo maestro tra le braccia,
sta cadendo lontano,
talmente lontano
che cade fuori dalla Terra Santa
e cade pieno di ferite e di escoriazioni.
Le pietre gli hanno devastato le mani,
ma tu sei una pietra:
tu potresti alzare le mie ferite,
rimarginarle,
concluderle,
entrare con me in Paradiso ”.
(da Cantico dei Vangeli, di Alda Merini)
Commenti
Posta un commento