Tra cielo e terra...


Immaginate un angelo, stufo di guardare dall'alto, che decide di calarsi nella realtà e di osservarla ad altezza d'occhio...







...immaginate una qualunque creatura terrestre nel suo incessante tentativo di "volare" e di sperimentare la leggerezza del cielo...




...immaginate un incontro tra i due...

...l'angelo poggia i piedi per terra e tende una corda alla creatura terrestre e la fa roteare sospesa, leggera, verso l'alto...


«La voce degli angeli non giungerà agli uomini piegati sotto un carico pesante. La voce li circonderà come vento e strapperà i vestiti sopra i loro cuori. Li farà barcollare, li getterà a terra, li solleverà. E li muoverà come non si sono mai mossi, li agiterà come le onde del mare, li riempirà come gli abissi. Li trascinerà con sé, li porterà via dalla casa e dalla patria, li abbandonerà su isole, li farà fiorire a dare frutti su isole lontane. E terrorizzati dalla morte, li attirerà su navi beccheggianti e in capanne su cui imperversano tempeste. Li salverà proprio sul punto della morte quotidiana e li proteggerà dalla fine, affinché ci siano occhi per guardare il bambino d’oro nato dalla Vergine. E guiderà gli occhi a vedere. Porterà il loro volto innanzi a un altro volto. Guiderà le loro mani a una nobile povertà e i loro piedi su paglia morbida e luminosa. E li accoglierà dopo il cammino con balsami e cristalli di rocca. Allontanerà la polvere dai loro abiti affinché tornino splendenti. Cheterà il loro turbamento, e prenderà il bastone ancora caldo dalle loro mani per farne un albero da frutto e un albero ombroso sopra la culla del mondo ».

(R. M. Rilke, Diario, 29 settembre 1900)

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