Annunciazione

(M. Chagall, Apparizione, 1917)

La tradizione cristiana vede nell'Annunciazione l'equivalente dell'aurora che prepara il giorno - una luce che mantiene ancora presente tutto lo spessore delle notti, ma che ricorda che ogni tenebra è provvisoria, che ogni parola fatta carne è notizia credibile di una realtà nuova... anche quando essa è cantata laicamente dai pittori e dai poeti!

È buio. All'improvviso si spalanca il soffitto; un tuono, un lampo di luce ed ecco irrompere nella stanza un'impetuosa creatura alata, avvolta in volute di nuvole. Un forte fremito di ali. "Un angelo", penso io. Ma non riesco ad aprire gli occhi - dall'alto sgorga una luce troppo forte. L'ospite alato vola per tutti gli angoli della stanza, si solleva nuovamente e vola via attraverso la fenditura del soffitto, portando con sé il fulmine e l'azzurro. E di nuovo torna il buio. Mi sveglio...
(M. Chagall)

Guarda e ascolta: "Angelus" (P. Pravo, I. Fossati, 1999)

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